Il linfoma non-Hodgkin, in breve NHL, è il quarto tipo di tumore più comune nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza. All’interno dell’NHL, i linfomi aggressivi a cellule B mature (B-NHL) e la loro forma con ampio coinvolgimento del midollo osseo (leucemia a cellule B mature, B-AL) costituiscono il sottogruppo più comune.
In entrambe le malattie alcuni globuli bianchi, i cosiddetti linfociti, si trasformano in cellule tumorali e non svolgono più i loro compiti nel sistema immunitario. Se non vengono trattate, queste cellule maligne proliferano senza controllo creando una situazione potenzialmente letale.
L’obiettivo dello studio è di testare la somministrazione di rituximab nel trattamento dei B-NHL e dei B-AL in bambini e adolescenti, associata ad agenti chemioterapici convenzionali. Nei pazienti adulti affetti da linfomi a cellule B, la somministrazione aggiuntiva di rituximab ha migliorato le possibilità di guarigione.
Il trattamento nell’ambito di questo studio si basa sul rischio specifico del paziente ed è svolto in cosiddetti gruppi di rischio, per i quali ogni trattamento differisce per intensità e durata ed ha di conseguenza obiettivi diversi. Nei pazienti in cui la malattia è molto poco avanzata l’obiettivo è di ridurre gli effetti collaterali e le conseguenze a lungo termine della terapia.
Per raggiungere questo obiettivo si elimina un medicamento dalla terapia standard esistente e si utilizza al suo posto il medicamento più recente rituximab. Nei pazienti in cui la malattia è un po’ più avanzata ma ancora limitata, l’obiettivo è di verificare se con l’aggiunta di rituximab alla terapia esistente sia possibile migliorare i tassi di guarigione. Nei pazienti in cui il tumore è in uno stadio di diffusione avanzato l’obiettivo è di migliorare le loro possibilità di guarigione estendendo la terapia con il rituximab. Lo studio esamina se il risultato può essere migliorato intensificando la terapia con una o sette somministrazioni di rituximab.
Un altro obiettivo dello studio è di migliorare la comprensione della biologia della malattia e dei meccanismi di insorgenza della patologia al fine di sviluppare nuovi medicamenti, approcci terapeutici o metodi diagnostici. A tal fine, il materiale residuo dei campioni di sangue e tessuto prelevati di routine per gli esami diagnostici e la terapia viene analizzato in un laboratorio di riferimento.
In breve
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Lo studio indaga nuovi principi terapeutici in bambine, bambini e adolescenti con linfoma non-Hodgkin a cellule B o leucemia a cellule B.
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L’obiettivo è di migliorare ulteriormente il trattamento esistente mediante un confronto controllato dei nuovi principi terapeutici con la terapia standard attualmente esistente.
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Ciò consente di aumentare le probabilità di guarigione in futuro e di ridurre gli effetti collaterali nonché le conseguenze a lungo termine della terapia.