Non sempre le cose vanno per il verso giusto. Mattia aveva sette anni quando comparvero i primi sintomi di un tumore cerebrale. Fu operato, sottoposto a radioterapia e a diversi cicli di chemioterapia. Tutto sembrava essere sotto controllo.
Mattia amava i trattori, gli elicotteri e le automobili telecomandate. Gli piaceva andare in bicicletta e voleva diventare un pompiere. Ma a dodici anni si formò un nuovo tipo di tumore cerebrale, probabilmente a causa della prima radioterapia. Mattia non parlava molto della sua malattia, ma lottava duramente. Le sue compagne e i suoi compagni di classe lo chiamavano «guerriero silenzioso». Dopo otto mesi, Mattia dovette soccombere alla malattia. È uno tra circa 25 bambine e bambini che muoiono di cancro ogni anno in Svizzera.
Perdere un figlio è una delle cose peggiori che possa vivere un genitore. La famiglia di Mattia non voleva tuttavia darla completamente vinta alla morte. Che cosa poteva contrastare questo lutto sconvolgente?
Mattia non si è mai arreso durante la malattia, ha difeso fino all’ultimo il suo diritto alla vita. Ed è questo che ha voluto fare anche la famiglia dopo la sua morte, lottare per la vita avviando una raccolta fondi a favore della ricerca sul cancro infantile dello SPOG. La visione dello SPOG è che tutte le bambine e tutti i bambini malati di cancro possano essere guariti.
Per la sua famiglia Mattia vive simbolicamente attraverso i raggi del sole: il sole è talvolta coperto dalle nuvole, ma splende comunque ogni giorno. La sorellina di Mattia ha dipinto un quadro per l’azione di raccolta fondi con un grande sole sorridente. Il ricordo del meraviglioso sorriso di Mattia è diventato per la famiglia una fonte di forza. Ha scelto come motto per la sua iniziativa «un brindisi alla vita».
Dallo shock e dal dolore è nata così una raccolta fondi, che ricorda Mattia e punta sulla vita, con tutte le sue sfaccettature.
La raccolta fondi ha dato alle amiche e agli amici nonché ai conoscenti della famiglia la possibilità di lasciare un segno in onore di Mattia. Hanno potuto fare qualcosa di significativo di fronte all’incomprensibilità della morte di un bambino. Hanno fatto una generosa donazione a favore della ricerca sul cancro infantile, consapevoli di quanto sia preziosa la vita.
I genitori hanno consegnato allo SPOG nella primavera del 2024 un assegno di 18 000 CHF.
Lo SPOG ringrazia di cuore tutte le donatrici e tutti i donatori in memoria di Mattia. La nostra grande ammirazione va ai genitori, che nel loro dolore hanno trovato la forza di organizzare una simile azione di raccolta fondi.
Facciamo ricerca per dare un futuro a bambine, bambini e adolescenti malati di cancro.