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Miglioramento del trattamento delle e dei pazienti con un raro tumore al cervello

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Il Gruppo d’Oncologia Pediatrica Svizzera (SPOG) consente di accedere a uno studio volto a migliorare il trattamento di bambine e bambini affetti da un raro tumore al cervello. L’obiettivo è di ridurre le conseguenze tardive del trattamento per le bambine e i bambini colpiti.

I tumori teratoidi/rabdoidi atipici (ATRT) sono tumori cerebrali rari e difficili da trattare. In Svizzera si verificano solo uno o due casi all’anno, principalmente tra neonate e neonati nonché bambine e bambini piccoli. Poiché il tasso di sopravvivenza è generalmente basso, è necessario adoperarsi con urgenza per migliorare il trattamento.

Il trattamento standard dei tumori ATRT consiste nella rimozione chirurgica del tumore, nella chemioterapia e, a seconda dell’età, nella radioterapia. Se il tumore può essere rimosso completamente e non sono presenti metastasi, nelle bambine e nei bambini a partire dai tre anni di età l’irradiazione viene effettuata solo nell’ex regione tumorale. Ma anche questa terapia è associata a rischi di gravi effetti collaterali tardivi acuti. Gli effetti collaterali a lungo termine sono principalmente un limitato sviluppo cognitivo e una disfunzione neuroendocrina (disturbi dell’equilibrio ormonale).

Lo studio SIOPE ATRT01 esamina quindi nelle bambine e nei bambini di età compresa tra i 12 e i 35 mesi nella cosiddetta fase di consolidamento, in cui si mira a prevenire il ritorno del tumore, se la combinazione convenzionale di radioterapia e chemioterapia nelle bambine e nei bambini colpiti può essere sostituita da un trattamento con sola chemioterapia ad alte dosi e successiva trasfusione di cellule staminali. L’obiettivo dello studio è, da un lato, di ridurre gli effetti collaterali a lungo termine del trattamento e, dall’altro, di migliorare il tasso di sopravvivenza di bambine e bambini affetti da un tumore ATRT. Le bambine e i bambini di età inferiore ai 12 mesi vengono trattati con chemioterapia ad alte dosi e successiva trasfusione di cellule staminali, le bambine e i bambini di età superiore ai 36 mesi con una combinazione di chemioterapia e radioterapia.

 

Maggiori informazioni sullo studio SIOPE ATRT01: Link

«Per le bambine e i bambini colpiti la partecipazione allo studio è di grande importanza, poiché nel caso delle bambine e dei bambini più piccoli si potrebbe rinunciare alla radioterapia in modo da ridurre le conseguenze tardive, soprattutto nell’area della neurocognizione. »

Prof.ssa Dott.ssa med. Katrin Scheinemann
Responsabile del reparto di ematologia e oncologia pediatrica dell’Ospedale cantonale di Aarau
Pubblicato 08.08.2022
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